Sarà ospitata nella prestigiosa e affascinante sede del Parco Regionale di Porto Conte, l´ex colonia penale di Tramariglio, la terza edizione della scuola estiva sul controllo del turismo sostenibile organizzata annualmente dal Centro ricerche enonomiche nord sud delle unversità di Sassari e Cagliari. L´evento formativo in questa edizione vedrà come enti patrocinatori oltre che il Parco Regionale di Porto Conte, la Conservatoria delle Coste e il Parco Nazionale dell´Asinara che ha già ospitato la scuola estiva nelle precedenti edizioni. La scuola si svolgerà dal 30 agosto al 4 settembre. "Turismo costiero nel Mediterraneo: adattamento al cambiamento climatico" è il tema che verrà sviluppato quest´anno e indirizzato ai decisori ed esperti di turismo che intendono affrontare in modo attivo la relazione tra clima e le sue trasformazioni e il turismo. Il corso, alla terza edizione, è aperto a 20 studenti che provengono da diverse università italiane ed estere. La partecipazione ai lavori, tra gli altri, degli economisti Marco Vannini e Gianfranco Atzeni dell´Università di Sassari, del Direttore della Conservatoria delle coste Alessio Satta e del Direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale, orienteranno i lavori verso tematiche concrete che vedranno al centro dello studio il territorio algherese, ed in particolare quello del Parco. Elaborazioni concrete, anche progettuali, che potranno tracciare delle linee da seguire anche in previsione dei prossimi bandi del programma CAMP (Coastal Area Management Programme) promossi e coordinati dalla Conservatoria delle Coste, in collaborazione con il Ministero dell´Ambiente. I cambiamenti climatici, come l´incremento delle temperature e il verificarsi di eventi climatici estremi e le conseguenze sul cambiamento delle condizioni degli ecosistemi, contribuiscono, ad esempio, al verificarsi degli incendi boschivi e la proliferazione incontrollata delle alghe, influenzando il turismo. Nel lungo termine anche l´erosione costiera e l´incremento del livello dei mari possono avere effetti sul turismo costiero e richiedere una pianificazione di lungo termine. Allo stesso modo le recenti variazioni dei prezzi dei carburanti così come gli schemi e i protocolli sulle emissioni influenzeranno il prezzo della mobilità dei turisti e il modo di viaggiare. La scuola si suddivide in due corsi residenziali. Nel primo corso di tre giorni gli argomenti saranno affrontati attraverso lo schema interpretativo della Gestione Integrata delle Zone Costiere (Integrated Coastal Zone Management – ICZM) con l´obiettivo di fornire informazioni sulle questioni sul tappeto, così come sui principi baia di porto contee gli strumenti necessari per affrontarle. Nello specifico, verrà fornita una panoramica su come il cambiamento climatico ha già modificato il turismo nel Mediterraneo e su come potrebbe modificarlo nel prossimo futuro. Saranno così presentati degli scenari sui cambiamenti dei flussi turistici in risposta al cambiamento climatico e alle politiche adottate sul clima. I partecipanti potranno inoltre apprendere ed utilizzare nuovi strumenti di pianificazione per il supporto delle decisioni da parte di esperti di turismo. Il secondo corso occuperà i due giorni successivi e sarà dedicato allo studio delle tecniche basilari necessarie per valutare gli effetti delle condizioni dell´ecosistema sulla domanda turistica. Nel corso saranno affrontate le tecniche più recenti di raccolta dei dati sulla mobilità sostenibile e presentati gli strumenti econometrici per la stima e la previsione della domanda turistica, oltre che per misurare la disponibilità a pagare (o ad accettare) per I cambiamenti climatici. Durante il corso i partecipanti saranno impegnati in discussioni interattive, esercizi di gruppo, per promuovere una solida comprensione di questi importanti concetti, così come per identificare le sfide della sostenibilità per il turismo mediterraneo. La scuola è una occasione per facilitare inoltre la collaborazione tra i partecipanti e promuovere la realizzazione di un networking di iniziative simili nel Mediterraneo. Per maggiori informazioni vai alla pagina web di ECOPOL