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Le ex casermette vanno al Parco

Punta Giglio: saranno trasformate in strutture ricettive para alberghiere

ALGHERO.Il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga ha mantenuto gli impegni assunti con l´amministrazione comunale: il vincolo militare che persisteva da sempre sulle casermette di Punta Giglio è stato rimosso.


Il provvedimento consentirà ora il passaggio dei beni alla Regione e quindi al Comune che ne ha già individuato la destinazione finale per la loro gestione: al Parco di Porto Conte, visto che gli immobili ora sdemanializzati si trovano all´interno dell´area parco e in uno dei siti di maggiore rilevanza ambientale e panoramica. La rimozione del vincolo riguarda una caserma, alcune piattaforme antiaeree, depositi di esplosivi, casematte, vecchie postazioni militari realizzate nella seconda guerra mondiale a difesa dell´accesso nel golfo di Alghero. L´impegno di Giuseppe Cossiga era stato assunto in via ufficiale nel giugno del 2009 a conclusione dell´istruttoria ministeriale che precede la formalizzazione dell´eliminazione del vincolo militare. «Nel momento in cui entreremo in possesso dei beni - sottolinea il sindaco Marco Tedde - ne trasferiremo la gestione al Parco che così potrà ampliare la propria disponibilità immobiliare per un utilizzo coerente con gli obiettivi di sviluppo che persegue l´Ente». Le strutture militari dismesse potranno essere utilizzate su progetti specifici di riconversione, quali punti di avvistamento per gli uccelli, centro di educazione ambientale, punti di ristoro, riferimenti museali ma anche per una ricettività di nicchia che potrebbe consentire al Parco, presieduto da Antonello Usai, forme di autofinanziamento. Un obiettivo indispensabile se è vero, come sostenuto da sempre e da tutti, che il grande parco naturale della Riviera del Corallo oltre che una riserva naturalistica è in grado di determinare ritorni di natura economica. La zona di Punta Giglio, dove c´è la maggiore concentrazione di immobili, presenta una fortissima valenza paesaggistico-ambientale per la presenza di un immenso patrimonio botanico e di specie protette come nel caso del falco pellegrino e del grifone. (Gianni Olandi)

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