In volo senza confini, la straordinaria storia di Angelo D´arrigo
"In volo senza confini, una storia d´amore, di volo e di condor" è il titolo del libro sulla straordinaria storia di Angelo D´Arrigo l´uomo che ha sorvolato come un´aquila le più alte montagne della terra e ha insegnato a volare agli uccelli, scritto dalla moglie Laura Mancuso. La presentazione del libro si svolgerà mercoledì 6 aprile in due appuntamenti: uno al mattino ore 9 con le scuole presso l´auditorium del Liceo Scientifico e uno la sera presso la sala dell´ufficio turistico di piazza Porta Terra ore 19. L´iniziativa è della dirigenza del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, in collaborazione con il Centro di Medicina dello Sport del dott. Giuseppe Solinas e il patrocinio dell´Assessorato allo sport del Comune di Alghero.
L´iniziativa vuole essere un invito a scoprire quali insegnamenti possono derivare dalla conoscenza delle eccezionali imprese del geniale atleta-sognatore-scienziato-naturalista. Sarà presente Laura Mancuso, moglie di D´Arrigo e presidente della fondazione a lui dedicata. La sua testimonianza consentirà di capire i valori, i sogni, le scelte di vita, le sfide, la preparazione che hanno consentito il raggiungimento di risultati eccezionali. Oltre alle sue parole, per stimolare la curiosità e l´interesse dei ragazzi verranno inoltre proiettati spettacolari filmati riguardanti le imprese di D´Arrigo. Angelo d´Arrigo nato a Catania nel ´61, ha vissuto a Parigi dove si è laureato in scienze motorie. Innamorato della montagna, istruttore di volo, maestro di sci e guida alpina, vive di sport, avventura, natura. Ma è il volo la sua più profonda forma di espressione. Dopo una prodigiosa carriera agonistica, con la conquista di due titoli mondiali e una serie impressionante di primati, Angelo abbandona le gare per dedicarsi allo sviluppo del volo libero e concepisce e realizza imprese che si pongono ben oltre il semplice evento sportivo. Elabora un progetto avventuroso e scientifico che si chiama Metamorphosis perseguendo il sogno di volare come gli uccelli ed insieme a loro. Studia i grandi rapaci: da aquile, poiane, gru e condor impara il volo e l´armonia nell´ambiente. Con loro trasvola mari, deserti,montagne di tutti i continenti, insegnando alle specie a rischio di estinzione le vie migratorie. Nel 2004 è il primo uomo a sorvolare in volo libero l´Everest. Conduce esperimenti di grande valore scientifico come la reintroduzione delle gru siberiane a rischio d´estinzione guidando lo stormo per 5300 chilometri. Realizza anche il sogno di Leonardo da Vinci, dimostrando l´esattezza delle sue progettazioni aerodinamiche facendo volare la sua "piuma" ottenuta con i moderni materiali. Le sue avventure, però, non sono mai state scommesse col destino, sfide estreme all´insegna della temerarietà. Le sue prove erano precedute da studi accurati, da calcoli prudenti, da una grandissima preparazione psico-fisica. Per un tragico destino Angelo è morto per un incidente con un aereo a motore in cui viaggiava come passeggero precipitando da 200 metri di altezza il 26 marzo del 2006 all´età di 44 anni. Sei mesi dopo la sua scomparsa la moglie Laura Mancuso ha creato la Fondazione Angelo d´Arrigo che si occupa di progetti di solidarietà verso i popoli più bisognosi e contribuisce alla memoria dei valori e degli insegnamenti legati alla straordinaria esperienza del marito.
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