Nidi artificiali e sagome per attirare il falco pescatore
Il progetto del Parco di Porto Conte in collaborazione con la Corsica per far riprodurre il rapace
ALGHERO. Nidi artificiali, sagome in legno di una somiglianza davvero apprezzabile e uno staff scientifico di tutto rispetto. Sono questi gli ingredienti messi in campo dalla dirigenza del Parco regionale di Porto Conte per favorire il ritorno alla nidificazione del falco pescatore, le cui ultime riproduzioni pare siano avvenute intorno alla seconda metà degli anni Sessanta. I dettagli del progetto sono stati illustrati nei giorni scorsi dal presidente dell´ente di Casa Gioiosa Francesco Sasso e dal direttore Vittorio Gazale. Presenti anche i collaboratori della «missione». Dal coordinatore scientifico Antonio Torre, ai responsabili locali della Lipu Riccardo Paddeu e Francesco Guillot, che seguiranno i monitoraggi.
Per raggiungere lo scopo sperato sare#133; determinante anche la collaborazione illuminata dei tecnici ornitologi del Parco regionale della Corsica. Nella vicina isola francese, infatti, hanno gie#133;à avviato esperienze di reintroduzioni in habitat del falco pescatore. Il finanziamento del progetto rientra in una scheda d´azione del piano di gestione dell´area Sic (Sito d´interesse comunitario) algherese, Capo Caccia-Isola Piana. L´importo è di 25mila euro, sufficienti alla prima fase di monitoraggio e dislocazione delle fonti di attrazione, cioè i nidi e le sagome artificiali. «Il falco pescatore - ha spiegato con entusiasmo il presidente del Parco, Francesco Sasso - E´ ormai una presenza sempre più assidua non solo nella fascia costiera, ma anche nella laguna del Calich. Lavoreremo dunque affinché questa specie possa finalmente tornare a riprodursi». Il rapace, ghiotto esclusivamente di pesce, è specie protetta dalla Convenzione di Berna e dalla Direttiva comunitaria 409/79. Diffuso in Germania, Scandinavia, Polonia e Russia, qui in Sardegna il falco pescatore è presente come svernante o durante i passi primaverili e autunnali. Pur non esistendo dati bibliografici sulla sua diffusione nell´isola, si può comunque affermare che in passato la specie nidificava in numerose localite#133;à della costa sarda. Le ultime riproduzioni pare siano avvenute intorno alla seconda mete#133; degli anni Sessanta. Il falco pescatore è un bellissimo uccello da preda tipico delle zone umide. Apertura alare di 147-170 centimeti e peso di circa 2 chilogrammi, mostra un netto contrasto tra le parti superiori bruno-scure con riflessi bluastri e quelle inferiori candide con delle piccole macchie carpali leggermente scure sulle ali.
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