Il futuro della cava di Monte Doglia? ... La rinaturalizzazione in chiave turistica
Quando si tratta di perdita di lavoro l´attenzione deve essere massima, ma soprattutto deve essere altrettanto lo sforzo per cercare le opportune soluzioni alternative. E per il futuro della cava di Monte Doglia non può che sfociare in un grande progetto di rinaturalizzazione, tra l´altro obbligatorio e che se l´azienda lo vorrà potrà essere svolto dalle stesse maestranze oggi impiegate nel cavaggio.
[QUOTE]Inutile nascondersi dietro un dito - fa osservare il direttore del Parco di Porto Conte Vittorio Gazale - il destino della cava di Monte Doglia era già segnato da quel febbraio 1999 quando è nata l´area protetta regionale di Porto Conte. Una scelta che la comunità algherese ha voluto con forza e che la Regione ha percepito come volontà di preservazione del proprio territorio e ha istituito il Parco. Un territorio ad alta valenza ambientale e paesaggistica e dove, è ovvio, un´attività di cava purtroppo non può trovare collocazione. La profonda ferita che oggi ha monte Doglia è sotto gli occhi di tutti e non è ragionevole pensare ad una prosecuzione delle opere di cavaggio, per lo meno se si vuole che quel territorio continui ad essere inserito in un area protetta e non continui ad infliggere un ulteriore ferita al paesaggio.[/QUOTE] Il Direttore del Parco di Porto Conte è schietto: [QUOTE]Il processo di riperimetrazione dell´area protetta oggi provvisoria può essere avviato certo, ma i tempi non sono sicuramente immediati. E soprattutto una esclusione di Monte Doglia dall´area protetta deve essere una scelta determinata dalla volontà della comunità algherese, la stessa che dodici anni fa scelse di salvare quei territori dalla speculazione individuandone nuove prospettive di sviluppo. E che quindi dovrà nuovamente pronunciarsi. Molto più semplice e rapido invece l´iter per il piano di rinaturalizzazione.[/QUOTE] Riguardo i nulla osta che il Parco di Porto Conte dovrebbe concedere per un eventuale proroga fissata dall´Assessorato regionale all´Ambiente occorre un precisazione: [QUOTE]Tale proroga-evidenzia il dirigente di Casa Gioiosa - è possibile parallelamente all´approvazione del piano di rinaturalizzazione che al momento non risulta pervenuto ai nostri uffici da parte dell´impresa. L´unico a disposizione risale al 1998 e necessita sicuramente di aggiornamenti. Riteniamo, che le maestranze possano essere salvaguardate con tali interventi che la dirigenza del Parco di Porto Conte è pronta ad inserire all´interno del Piano di gestione del Parco e permettere così all´area oggi completamente degradata, una conversione in un´ottica di attività compatibili quali quelle ricreative, sportive e legate alla fruizione del Parco. Per l´Azienda, che si occupa prevalentemente di attività turistiche, non dovrebbe essere un percorso troppo complesso ed in effetti ha già mostrato in tal senso piena disponibilità.[/QUOTE]
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