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Inanellati tremila volatili per seguire le loro migrazioni

Lo studio sull´avifauna in corso nel Parco di Porto Conte
ALGHERO. Un anellino metallico nella zampetta, qualche misurazione biometrica e poi di nuovo liberi di svolazzare. Dopo un anno di lavoro è terminata l´attività di inanellamento di oltre tremila volatili di svariate specie vicino alle falesie di Cala Barca, nel Parco di Porto Conte. L´iniziativa rientra in un progetto più ampio chiamato «Studio sull´avifauna migratoria della Sardegna».

Il progetto - finanziato dall´assessorato regionale all´Ambiente e ed è coordinato dalla società Anthus di Cagliari - ha la finalità di studiare in Sardegna il flusso migratorio post nuziale (migrazione verso i quartieri di svernamento) e pre-nuziale (migrazione verso i quartieri di nidificazione) degli uccelli. La stazione di inanellamento di Capo Caccia, realizzata all´interno della foresta demaniale dell´Ente Foreste, è costituita da un impianto di circa 360 metri di reti per cattura dell´avifauna e da un posto fisso all´interno di un
prefabbricato. Qui, oltre al marcaggio individuale degli uccelli mediante l´apposizione nella zampa di un anello metallico sul quale è stampato un codice alfanumerico, vengono eseguite le operazioni di biometria standard che consistono nel calcolo del peso, della lunghezza complessiva dell´ala, nella lunghezza della terza penna remigante e del tarso.

Inoltre, per ogni individuo vengono raccolti dati riguardanti: il grasso, il muscolo, la muta del piumaggio, l´età e, quando possibile, il sesso. L´attività di inanellamento vede impegnati tecnici esperti e dotati di una specifica abilitazione rilasciata dall´Ispra (l´Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del ministero dell´Ambiente) che garantiscono con la loro professionalità lo svolgimento della ricerca con il minor stress possibile per gli animali catturati. «La ricerca in atto - spiega il direttore del Parco Vittorio
Gazale - permetterà di comprendere meglio l´importanza dell´area di Porto Conte come luogo di sosta dei migratori durante i passi autunnali e primaverili e, di conseguenza, permetterà di acquisire utili indicazioni per la gestione degli habitat frequentati da queste specie». I dati sino ad ora raccolti dimostrano che l´area del Parco di Porto Conte ha una notevole importanza scientifica sia come luogo di riproduzione di numerose specie di uccelli sia come luogo di sosta di numerose specie durante la migrazione.

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