E´ stato un giorno di grande lavoro, domenica, per i quaranta escursionisti algheresi dell´associazione «Areste». Basti pensare che in poco più di nove ore si sono portati via da cala Porticciolo, cala del Turco e cala del Vino - all´interno del Parco naturale di Porto Conte - quasi due tonnellate di rifiuti di ogni genere, tra i quali centinaia di bottiglie di birra, svariate bombole del gas e addirittura un televisore. Una montagna di spazzatura, insomma, raccolta in duecento bustoni che poi sono stati caricati rapidamente su un Pick-up e portati lungo la strada principale, dove ieri mattina gli operatori della società di nettezza urbana «Aimeri», con l´ausilio della Forestale, hanno provveduto a far sparire. Tutto davanti all´obiettivo dei fotografi del circolo «Le Conce», autori di un reportage. «A questi volontari - commenta Vittorio Gazale direttore del Parco di Porto Conte - va tutto il nostro ringraziamento per il grande rispetto della natura e l´enorme lavoro svolto. Iniziative simili, specialmente quando partono dai cittadini, rappresentano un importante segnale che la coscienza del rispetto dell´ambiente si sta diffondendo a svantaggio di coloro che invece continuano a devastare il paesaggio». Un plauso va anche ai surfisti dell´associazione sportiva North shore surf tribe, che sempre domenica scorsa si sono dati appuntamento a Porto Ferro, là dove solitamente cavalcano le onde, ma anziché sfoderare tavole e mute hanno ripulito più di un chilometro di spiaggia raccogliendo ogni tipo di rifiuto che gli capitava a tiro. E c´era davvero di tutto: scarpe, plastica, valigie abbandonate, un bidone alto un metro.
In totale 15 bustoni di immondezza. «Segno - commentano loro stessi - dell´inciviltà di certi vacanzieri».

(Andrea Massidda)