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Gli itinerari del Parco di Porto Conte: Archeo-natura 1

archeotour-1La Sardegna è una terra arcaica, primordiale, ricca di cultura popolare, tradizioni antiche e storie indimenticabili. Questo magico microcosmo, immerso in una natura incontaminata, lo si può trovare anche all’interno del territorio del Parco naturale regionale di Porto Conte. Qui, tra il verde della macchia mediterranea e i profumi di elicriso e mirto, è custodito un vasto patrimonio archeologico, con siti e monumenti tra i più importanti dell'isola, la cui scoperta è l’ideale per chi vuole visitare in modo assolutamente attivo e interessante l'area protetta.

In questo breve itinerario, ideale da svolgere in un giorno, troverete tutta la bellezza e l’autenticità di questa terra millenaria.

Partendo dal Porto di Alghero dirigetevi verso la suggestiva necropoli di Anghelu Ruju, uno dei siti archeologici più importanti dell’isola (SP42 – Tel. +39 329 4385947). Qui scoprirete un vasto complesso di grotte artificiali scavate nell’arenaria, utilizzate come tombe ipogeiche dal 4200 al 1800 a.C. circa. Scoperto casualmente nel 1903, comprende 38 “domus de janas” o “case delle fate” che, per la loro importanza, sono considerate la massima espressione sepolcrale preistorica di tutto il nord Sardegna. A renderle uniche sono le tante decorazioni a rilievo legate al culto dei defunti: dalle corna taurine, rappresentanti la divinità che doveva proteggere il sonno eterno, alle false porte, che simboleggiano l’ingresso nell’aldilà, alla presenza di ocra rossa, rappresentazione del sangue e della rigenerazione dopo la morte.

Se dopo la visita vi è venuta fame, ma avete ancora voglia di scoprire le tradizioni e la cultura della Sardegna, la tappa obbligata è l’Agriturismo Barbagia (Regione Fighera 26 – Tel. +39 079 935141, +39 347 8633577). Questa struttura, immersa in un incantevole paesaggio di campagna, nasce nel 1983 come azienda agricola e oggi vanta una lunga tradizione di ospitalità alle spalle, con sei confortevoli stanze, una rinomata cucina sarda e una fattoria didattica con tanti animali.

Il nome Barbagia richiama la provenienza dei suoi proprietari: infatti, la famiglia Pirisi è originaria di Fonni (NU) e vi delizierà con i piatti tipici preparati secondo le ricette tradizionali barbaricine. Aperti da aprile ad ottobre tutte le sere a cena e il sabato e la domenica anche a pranzo, organizzano su prenotazione visite in fattoria, accompagnate da degustazioni con prodotti a km zero o provenienti dalle aziende certificate del Parco di Porto Conte. Potrete quindi gustare un tagliere con formaggi, confetture, salumi, verdure di stagione, con tante alternative anche per vegetariani, vegani e intolleranti, il tutto accompagnato dai vini della zona. Inoltre è possibile imparare l’antica arte culinaria isolana partecipando attivamente ai laboratori per la preparazione della pasta fresca, dei dolci sardi, del pane tipico e, fino a giugno, alla lavorazione del formaggio e della ricotta con metodo tradizionale e paiolo in rame (minimo 6 persone, prenotazione richiesta almeno 2 giorni prima). Per i più piccoli il divertimento é assicurato: un bel parco giochi per bambini con altalene, castelli, scivoli, é immerso in un curatissimo prato verde.

Ultima tappa imperdibile di questo itinerario tra archeologia, tradizione e cultura è Casa Gioiosa, prestigiosa sede istituzionale del Parco. Qui potrete scoprire la storia di questo luogo che, dal 1941 al 1961, ospitò i detenuti dell’ex colonia penale agricola di Tramariglio. Attraverso pannelli touch screen, ambienti ricreati con gli oggetti di vita originali del carcere e testimonianze di chi realmente visse in quel periodo, potrete addentrarvi nella quotidianità della colonia grazie al suggestivo percorso del “Museo multimediale della memoria carceraria G. Tommasiello”. Una visita della durata di circa 45 minuti che lascia spazio alla scoperta degli altri interessantissimi itinerari del Centro Visite. Infatti, è possibile visitare il parco tematico “Il Piccolo Principe” in cui gli habitat del Parco sono descritti attraverso gli occhi dei personaggi del libro di Antoine de Saint-Exupéry. Accanto, la mostra artistica di quadri e sculture del Maestro Elio Pulli che, nella realizzazione delle opere, si è ispirato alla versione tradotta in sardo del famoso libro, di cui alcuni passi sono apprezzabili in pannelli a corredo.


Imperdibile è il Centro di Educazione Ambientale con gli aspetti più significativi dell’ambiente marino, terrestre, lagunare e carsico del Parco e il giardino botanico presente nel cortile interno, con le principali essenze della macchia mediterranea. Da qui si può accedere all’aula didattica “Vita da Api” che illustra tutti gli aspetti del mondo delle api, dei prodotti e dell’attività degli apicoltori e gli ambienti dedicati al Parco Geominerario della Sardegna, che descrive le attività estrattive, la storia dei minatori e dei minerali. Per chi ama il mare irrinunciabile è la visita al “Centro multimediale immersivo Teléia”: una mostra interattiva che offre la possibilità di tuffarsi in maniera virtuale nelle profonde e cristalline acque dell'Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana, visitando le principali grotte sommerse popolate da numerose specie di pesci, coloratissimi coralli e spugne dalle forme bizzarre.


Progetto realizzato grazie al fondo europeO di sviluppo regionale INTERREG - CIEVP.

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