Il Parco naturale regionale di Porto Conte e l’area marina protetta di Capo Caccia isola Piana puntano a diventare palestra di sperimentazione per puntare ad un autoalimentazione sostenibile.

Un progetto ambizioso sul quale le aree protette di Porto Conte e Capo Caccia – isola Piana stanno puntando molto parte da condizione di fatto: diversi studi scientifici dimostrano che la costa nord ovest della Sardegna è quella nella quale il moto ondoso esplica e sprigiona la sua maggiore energia a livello di bacino Mediterraneo.

Perché dunque, non provare a sfruttare questo giacimento energetico? Tutto ciò ha spinto la direzione dei due parchi a presentare un progetto sperimentale di ricerca che ha ottenuto un cospicuo finanziamento che servirà a valutare se esistono le effettive condizioni favorevoli per installare dei sistemi di captazione dell’energia da moto ondo nell’area costiera dell’algherese. Coinvolti nell’iniziativa i maggiori esperti della materia dagli studiosi del Politecnico di Torino al Cnr ed Enea unitamente ai tecnici di Sardegna Ricerche. Alcuni risultati delle prime indagini effettuate saranno presentate a maggio nel corso di un convegno internazionale che si svolgerà proprio a Porto Conte.