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Pesca in Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana: tutela ambientale, indennizzi e iniziative in vista

 Partecipato incontro ieri a Casa Gioiosa sede dell’Area Marina Protetta. Il  Direttore Mariani insieme al funzionario Alberto Ruiu, gli Assessori Montis e Vaccaro, i presidenti di Commissione Mulas e Pulina e la consigliera Ansini, hanno incontrato una delegazione dei pescatori ( Leonardo Zinchiri, Carmelo Mura, Luca e Pietro Piga) facenti parte della Associazione Imprese di Pesca Banchina Millelire,  che da qualche tempo ha posto in evidenza le problematiche derivanti dalla chiusura della pesca durante il periodo invernale (ottobre marzo) nelle acque  di Porto Conte.

 Secondo i pescatori, pur comprendendone le finalità di tutela delle specie quale atto dovuto per la dirigenza dell’AMP,  la chiusura   metterebbe  in difficoltà tutte quelle attività appositamente autorizzate che da quelle acque, facilmente raggiungibili   e navigabili in sicurezza anche durante il periodo invernale, traggono sostentamento in quel periodo,  nel quale, diversamente, rimarrebbero senza reddito alcuno.
Hanno pertanto ribadito che la chiusura debba necessariamente passare attraverso una compensazione per il mancato reddito. Da canto loro, i rappresentanti istituzionali, hanno tutti convenuto sul fatto che un passo indietro rispetto alla chiusura invernale della pesca in A.M.P. non sia possibile o comunque di difficilissima attuazione dovendo esser sottoposta al vaglio del Ministero che, proprio in questi giorni, ha già (sotto richiesta della Direzione dell’Amp), regolarizzato diverse autorizzazioni di pesca in AMP per il periodo compreso tra aprile e settembre.
Assessori e Consiglieri  si son resi sin da subito disponibili  ad andare alla ricerca  di risorse economiche che potrebbero fungere da compensazione per quei pescatori autorizzati alla pesca in A.M.P. Trovare risorse per la compensazione, nell’immediato, sarà comunque difficile, posto che sarà necessario l’intervento della Regione o del Governo. A tal proposito nei prossimi giorni potrebbe arrivare un incontro con l’ Assessora Regionale alla Pesca Murgia, a cui sarà sottoposta la problematica, e sono in corso ulteriori interlocuzioni anche con i vertici tecnici ministeriali. E’ quindi scaturita l’esigenza di trovare sin da subito delle soluzioni di compensazione che possano esser realizzate nell’immediato portando avanti contemporaneamente le interlocuzioni con Regione e Ministero che richiederanno tempi sicuramente maggiori.
Il contesto della pesca algherese e le sue problematiche riportano di attualità un tema che, vista la consistenza numerica della marineria tra le piu’ numerose in Sardegna, potrebbe essere attuale. Alghero, è stato detto, a differenza di tante altre località marittime d’Italia, non  offre una serie di eventi appositamente dedicati,  ad esempio  sagra o rassegna del pesce,   con cui i pescatori stessi, rendendosi parte attiva, potrebbero generare del reddito  compensativo rispetto allo stop invernale, con eventuale partecipazione di AMP e Amministrazione che potrebbero  farsi carico di accompagnare la categoria verso un risultato che possa esser soddisfacente.
I pescatori hanno mostrato interesse sulla proposta, che, partendo da esigenze di tutela ambientale, potrebbe giungere all’organizzazione di un calendario di manifestazioni dedicate alla cultura marinara e alla valorizzazione del prodotto Ittico con cui  promuovere  e sostenere le attività produttive in questione. “Stiamo facendo tutti gli sforzi possibili per stare vicino alla categoria e questo potrebbe essere un ottimo inizio che ci darebbe il tempo di trovare soluzioni di più ampio respiro, auspichiamo che alla proposta segua un favorevole accoglimento della categoria” hanno ribadito  rappresentanti istituzionali presenti all’incontro.

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