E' in stato avanzato il progetto Feamp rivolto ai pescatori che operano in AMP e finalizzato alla protezione delle biodiversità, degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito delle attività di pesca sostenibili. Iniziativa che prende il via partendo dalla considerazione che l'Area Marina Protetta Capo Caccia - Isola Piana gioca un ruolo fondamentale per salvaguardia della biodiversità e la promozione di attività compatibili con lo sviluppo sostenibile del territorio. Infatti, la pesca, quando viene esercitato un eccessivo sfruttamento, può produrre effetti negativi sulle comunità marine, soprattutto per le specie ittiche commerciali spesso ecologicamente importanti. Un rischio che ha evidenziato il bisogno di adottare misure di tutela adeguate per proteggere la biodiversità marina e le specie oggetto di intenso prelievo, per scongiurare cambiamenti significativi in termini ecologici e socio-economici.

Da qui, la necessità di una vera e propria politica di gestione e protezione per la conservazione della singola specie e per la ricerca di metodi mirati ad un migliore sfruttamento delle risorse. Gli obiettivi perseguiti sono stati i seguenti: l’acquisizione di dati e informazioni del comparto della piccola pesca artigianale e l’analisi dell’attività di pesca dilettantistica/ricreativa esercitata dai diportisti all’interno dell’AMP. I dati, in continuità con le informazioni raccolte negli anni, stanno restituendo un quadro approfondito sulla comunità ittica oggetto dell’attività di pesca nella nostra Area Marina Protetta. Il progetto si è articolato nelle seguenti 4 fasi operative: raccolta documentale su aspetti storici e normativi della piccola pesca artigianale esercitata all’interno dell’AMP con l’acquisizione di informazioni da enti di competenza (associazioni di categoria, organi di controllo e vigilanza, enti regionali di ricerca e di assistenza tecnica, i rappresentanti locali della categoria dei produttori.), raccolta dati ecologici, indagini sulla fauna ittica Fish Visual Census (censimento visivo della fauna ittica) e raccolta dati socio- economici

Restando sempre nell'ambito del progetto, ad oggi, si sta eseguendo un'analisi delle zone e delle comunità che insistono sulle diverse aree di pesca e una raccolta di dati quali/quantitativi relativi alle più comuni specie di pesci. Le attività si stanno portando avanti con la preziosa collaborazione del gruppo di lavoro dell’Università di Sassari - Dipartimento di Scienze Chimiche Fisiche e Naturali, coordinato dalla Prof.ssa Giulia Ceccherelli, e di ben 14 pescatori locali che hanno messo a disposizione le proprie attrezzature e il proprio pescato per la raccolta dei dati biologici. I dati, ottenuti utilizzando metodologia scientifica collaudata, permetteranno di definire le preferenze di habitat anche in base ai diversi stadi del ciclo vitale delle diverse specie e di valutare la composizione e il peso del pescato ottenuto in ogni singola operazione di pesca. In questo modo, inoltre, si potranno individuare eventuali aree di nursery sottoposte a eccessiva pressione di pesca.